






Un attimo di attenzione, prego. Si parla di strutture portanti, fra le più ostiche da lavorare, con il rischio di rimetterci utensili e trapano. Spendiamo un minuto in più per approfondire.
Il cemento è "armato" grazie alla struttura di tondini di ferro che scorre all'interno; serve per equilibrare e dare stabilità e robustezza alla struttura di cemento. L'inconveniente è banale da rilevare: il ferro è un materiale completamente diverso dal cemento, offre una risposta differente all'abrasione, inoltre nella maggior parte dei casi si incontra senza preavviso, mentre si sta esercitando una forte pressione con il trapano.
Se non si hanno utensili adatti la combinazione di questi fattori porta alla rottura della punta (come minimo) al bloccaggio del trapano e alla sua rottura nei casi più gravi, senza considerare che il contraccolpo violento può creare qualche problema alle braccia in tensione dell'utilizzatore.
I consigli potranno sembrare monotoni, ma questo è uno dei casi in cui è veramente consigliabile seguirli.
- Utilizzare un buon trapano, che ci consenta di variare il numero di giri e di non dover praticare troppa pressione con il corpo per forare. Ottimi i martelli tassellatori e i trapani a filo di alta gamma, se non lo avete e dovete fare molti fori, fatevelo prestare.
- Utilizzare degli utensili specifici. Per fori fino a 30 mm cercate punte con taglienti in widia (o carburo di tungsteno); ne esistono ormai anche versioni economiche nei grandi magazzini, vanno benissimo per fare qualche foro, ma una volta trovati due o tre tondini di ferro vanno buttate. Privilegiate le soluzioni multitagliente, soprattutto per fori in profondità. Se avete necessità di effettuare fori di maggior diametro leggete il nostro precedente post sulle frese per edilizia, in particolare la parte sui foretti diamantati.
- Non sforzate eccessivamente l'elettroutensile, oltre una certa profondità siate pronti a smorzare ulteriormente la pressione nel caso troviate un ostacolo.

